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Esempio



Foto: Pixabay.com



I bagagli erano pronti già da un pezzo.

Stavano lì all’ingresso, sotto il tavolino rococò.

Il desiderio di andarsene via era maturato nel tempo e ora era diventato una necessità; peccato perché Esempio era da millenni che stava sulla Terra.


Era grazie a lui se i cuccioli imparavano.


Con Esempio i merli insegnavano ai loro piccoli a trovare il cibo, le tigri insegnavano ai tigrotti a cacciare, le antilopi a correre più veloci del vento per sfuggire ai predatori e gli umani avrebbero dovuto insegnare ai propri figli a stare al mondo in armonia e pace.


Tutti gli esseri viventi conoscevano Esempio, ma solo gli umani erano quelli che lo usavano malissimo.


Infatti era Cattivo Esempio, la pecora nera della famiglia, che stava andando per la maggiore.


Chissà perché, ma gli umani facevano sempre dei gran pasticci! Anche se erano da tanto tempo sulla terra, non avevano imparato un bel niente da Esempio.


A cosa serviva vedere sempre più lontano nello sconfinato universo, quando non ti accorgevi di quello che succedeva sotto il tuo naso?


A cosa serviva riuscire a vedere al microscopio le cose sempre più piccole, le cellule di un filo d’erba e non accorgersi che quel filo d’erba stava soffrendo perché gli umani continuavano a inquinare il terreno?


Gli umani buttavano i mozziconi a terra, gettavano le scatole vuote di sigarette dai finestrini delle auto in corsa, abbandonavano rifiuti nell’ambiente, non si curavano se la cacca non raccolta dei loro cani in strada sporcava le ruote delle carrozzine e dei passeggini.


Gli umani erano diventati bravissimi a parlare a vanvera, a spararsi l’un l’altro con le armi, a sparare sentenze inutili, a stare seduti ore a guardare la tv rimbecillendo con un sacco di stupidaggini e quindi anchilosando il proprio cervello.


Esempio cosa ci stava a fare ancora qui, in mezzo alla prepotenza dell’ignoranza?

Ma quanto i prepotenti erano ignoranti? Tantissimo.

Non avevano attitudini mentali al ragionamento, pensavano di avere sempre ragione, credevano fermamente che la realtà fosse solo quella che riuscivano a vedere con i loro miopi occhi, non davano spazio al dubbio.


Perciò Esempio aveva già tracciato il suo programma di viaggio. Sarebbe andato alla ricerca di un buco nero per entrarvi ed esplorare l’ignoto, “per vedere l’effetto che fa” come cantava una vecchia canzone.

“Vengo anch’io?” Avrebbe chiesto Ignoranza.

“No tu no” avrebbe risposto Esempio. “Perché dovresti sparire visto che stai così bene con gli umani?”


Tutti gli umani nascevano ignoranti e all’inizio della loro vita non riuscivano neanche a pronunciare la parola mamma o papà. Ma pian pianino con l’insegnamento imparavano sempre più cose.


Il dramma iniziava quando SMETTEVANO di imparare, perché pensavano di sapere già tutto. E invece non sapevano proprio un bel niente.


A questo punto interveniva Cattivo Esempio e tutto andava a rotoli.


Invece Esempio insegnava che nella vita si doveva continuare a crescere anche quando si era vecchissimi, a imparare cose nuove, a non fermarsi alle apparenze, a rendere il proprio pensiero sempre più profondo.


Ma come avrebbero fatto i merli e tutti gli animali della terra senza Esempio? Come i loro piccoli avrebbero potuto imparare ad essere autosufficienti?


Per salvare almeno loro sulla terra, Esempio doveva rimanere.

Come convincerlo? Chiedendo aiuto ai bambini, che avevano ancora i cervelli in crescita e ben funzionanti.


Quindi bambini: come avreste convinto Esempio a non partire per non lasciarvi qui, senza di lui, sulla terra?



Autori: Esempio e Tu che hai un buon consiglio.




Foto: Pixabay.com

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